lunedì 20 maggio 2013

Giornata Cereali 2013 a Camerlona



Venerdì 24 maggio alle ore 10 a Camerlona si svolgerà l’edizione 2013 della Giornata Cereali Terremerse: "Cereali Autunno-Vernini: attività di sperimentazione e novità tecniche".

Nel Campo Sperimentale Terremerse presso l’Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo (via Sant’Egidio – Camerlona) il team Ricerca e Sviluppo Terremerse illustrerà le attività sperimentali svolte in merito a: varietà, fertilizzanti, tecniche di concimazione, verifica degli agrofarmaci e delle loro modalità applicative.
Visita dei campi concimazione, difesa e varietali di frumento tenero e duro.

venerdì 17 maggio 2013

Strumenti finanziari per gli agricoltori


La disponibilità di risorse finanziarie adeguate è tema centrale, oggi più attuale che mai, per chi fa impresa, in considerazione della contrazione dell’offerta di credito, delle maggiori problematiche collegate agli incassi nonché alla riduzione delle marginalità.

Le aziende agricole non sono esenti dalle necessità finanziarie, sia per alimentare il ciclo produttivo corrente sia per sostenere investimenti in beni strumentali.
Occorre fare una premessa: ricorrere al credito degli intermediari finanziari, anche in agricoltura, non è elemento straordinario e deteriore, ma è un modo di fare impresa, di sviluppare la propria attività mettendo in sincronia gli impegni di spesa con le fonti di finanziamento più appropriate, per destinazione e condizioni tecniche (tassi, durata, spese).

«Già nel 2010, in occasione di un convegno in cui era stata presentata un’iniziativa volta all’informazione e alla diffusione di opportunità finanziarie per i soci, si sottolineava il ruolo che Terremerse si proponeva in questo ambito – spiega Emilio Sabatini, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Terremerse -. Posto che la Cooperativa non può agire come intermediario del credito, sia per motivi “legali” sia inerenti alla propria gestione caratteristica, essa può e deve svolgere verso i propri Soci un ruolo di orientamento e consulenza sugli strumenti finanziari esistenti, farsi promotrice di opportunità innovative, attraverso convenzioni che rendano più agevole ed equo l’accesso al credito. La Cooperativa, pertanto, deve svolgere un servizio di collegamento tra l’imprenditore agricolo e il mondo bancario.»

Il sistema funziona se:
- le banche, autonome nelle decisioni sul merito creditizio da attribuire al richiedente, saranno in grado di produrre risposte chiare in tempi rapidi;
- l’imprenditore agricolo, anche coadiuvato dalla Cooperativa, sarà in grado di programmare il proprio fabbisogno finanziario;
- la Cooperativa attraverso le proprie risorse svolgerà al meglio il ruolo di “facilitatore” nei rapporti tra mondo produttivo e finanziario.

Ogni strumento finanziario ha la propria specificità in funzione di:
- tipologia di socio: conferente o meno;
- periodo di richiesta: prima o dopo la campagna;
- scopo della richiesta: finanziamento del ciclo corrente o investimento;
- forma tecnica: conto corrente, rimborso unico a scadenza, mutuo.

Da inizio 2013 Terremerse ha rinnovato le convenzioni con i seguenti Istituti di Credito:
- Unicredit;
- Banca Intesa/Cariromagna;
- Banca Popolare di Ravenna;
- Banco Popolare;
- Banca Popolare dell’Emilia Romagna;
- Cassa di Risparmio di Ferrara;
- Credito Cooperativo Ravennate e Imolese;
- Unipol;
- Cassa di Risparmio di Ravenna.
Il coinvolgimento di quasi tutte le banche con cui la Cooperativa lavora ha lo scopo di offrire un maggior ventaglio di opportunità agli agricoltori, anche in termini di presenza sul territorio. Vengono riproposti, pertanto, il Conto Corrente di Campagna, l’anticipo su conferimento, oltre a una linea di finanziamento specifica per acquisti di mezzi tecnici da Terremerse.
I primi due sono tipicamente utilizzabili da Soci conferenti per finanziare il ciclo corrente.

Nel Conto Corrente di Campagna la Cooperativa, dietro impegno del Socio al conferimento e in funzione dei dati catastali disponibili, comunica alla banca la PLV potenziale dell’azienda agricola e il suo budget di acquisto di agroforniture. La banca ne ricava l’importo massimo finanziabile e riceve il vincolo da parte di Terremerse di canalizzare i pagamenti del prodotto del Socio sulla stessa banca, che trattiene la parte necessaria all’estinzione del debito.
L’anticipo su conferimento si differenzia dal precedente in quanto prende come riferimento non la PLV prevista, ma il prodotto effettivamente conferito alla Cooperativa.
Entrambi funzionano in modo dinamico secondo la formula tipica del conto corrente, ovverosia il soggetto finanziato paga gli oneri (interessi passivi) in ragione dell’importo che utilizza.

Il finanziamento per acquisti di mezzi tecnici da Terremerse (fido su acquisti) è utilizzabile anche da Soci non conferenti o aziende clienti della Cooperativa. Consiste in un fido temporaneo gestito tramite un conto ordinario che in funzione di fatture emesse o di un budget di acquisti di mezzi tecnici (sementi, agrofarmaci, concimi, ecc.) permette all’imprenditore agricolo di ottenere dilazioni nei pagamenti: rispetto alle scadenze ordinarie delle fatture, il pagamento può essere effettuato anche oltre i 12 mesi (entro il 30 giugno 2014) ovviamente non a Terremerse ma alla banca finanziatrice. Il vincolo per l’imprenditore agricolo è che il fido sia utilizzato solo ed esclusivamente per le fatture emesse dalla Cooperativa.

In tutti i casi l’autonomia e la decisione sul merito creditizio è esclusiva della banca.
Non tutte le banche elencate offrono gli strumenti presentati e, inoltre, ciascuna di esse tratta lo stesso prodotto con sfumature e condizioni differenti. La tracciain ogni caso è quella descritta.

La forma di finanziamento più utilizzata dagli imprenditori agricoli è il prestito di conduzione, assistito da garanzia fidejussoria onerosa di un Consorzio Fidi (Agrifidi), che può beneficiare di un abbattimento del tasso di interesse dell’1,50% se in regime di “de minimis”.
La differenza sostanziale, rispetto agli strumenti prima descritti, è nella modalità del rimborso e nella conseguente applicazione degli interessi che avviene a scadenza nel prestito di conduzione, con oneri finanziari calcolati su tutto l’importo per l’intero periodo, mentre nei fidi in conto corrente si paga su ciò che si utilizza e il rimborso può avvenire anche anticipatamente in funzione delle disponibilità del soggetto finanziato.

Gli strumenti per finanziare investimenti di medio/lungo periodo (impianti, macchinari, terreni) sono tipicamente i mutui chirografari o ipotecari. Nel secondo caso il finanziamento è assistito da garanzia reale. Il mutuo chirografario con o senza preammortamento (la quota capitale si restituisce in anni successivi al primo), ha solitamente una durata tra i 5 e gli 8 anni e viene assistito da garanzia di un Consorzio Fidi. In questo caso Terremerse non ha stipulato alcuna convenzione con gli Istituti bancari, essendo operazioni particolari da valutare caso per caso. Resta peraltro la disponibilità della Cooperativa di orientare e “accompagnare” il Socio nella scelta delle migliori opportunità tra le proprie banche.

Nel proprio ruolo di interfaccia tra il mondo del credito e gli imprenditori agricoli, Terremerse si avvale del proprio personale - tecnici e gestori dei punti vendita, personale amministrativo, ufficio comunicazione per gli aggiornamenti sul tema (rivista, area web dedicata) - nell’intento di garantire la qualità del servizio ai propri soci.

lunedì 13 maggio 2013

Terremerse: il bilancio 2012


Il bilancio 2012 di Terremerse ha dovuto fronteggiare difficoltà straordinarie. Le cause: da un lato gli effetti della crisi finanziaria, che ha fatto impennare i rischi commerciali e i rischi d’insolvenza anche di clienti che in condizioni normali sarebbero stati di assoluta affidabilità; dall’altro versante gli effetti dell’eccezionale siccità, che ha arrecato danni pesanti a tutte le attività di cui si occupa la Cooperativa.
Tuttavia Terremerse ha saputo reagire, mettendo a segno un aumento di fatturato, una riduzione dei costi di struttura e un recupero di marginalità. Il risultato finale: 157 milioni di € di fatturato complessivo, con un sostanziale pareggio, ottenuto non ricorrendo ad alcuna azione surrettizia di bilancio, né all’utilizzo di accantonamenti pur disponibili, ma attestando semplicemente il risultato della gestione caratteristica.

Più in specifico vi è da segnalare il risultato nelle Agroforniture, che accrescono ancora il fatturato raggiungendo i 52 milioni di €, contro i 48 del 2011. Va considerato che i primi mesi del 2012, caratterizzati dal prolungarsi della stagione invernale, hanno segnato il fermo assoluto dell’attività agricola e dei relativi consumi, allo stesso modo ha giocato la siccità estiva. La crescita del fatturato proviene da un mix di vendite nel quale i fertilizzanti, un prodotto povero di valore aggiunto, hanno prodotto l’incremento maggiore, ciò che di per sé comporterebbe una riduzione di marginalità. Vi è poi da considerare che il settore ha assorbito, nel corso dell’anno, costi di rete provenienti da altre filiere e dalla struttura generale di Terremerse. Il fatto che il margine contributivo della filiera cresca ancora in cifra assoluta, dimostra che la crescita del fatturato non è andata a scapito del consolidamento della marginalità, anzi.
Nel settore Cerealproteico la siccità ha compromesso i volumi di prodotto normalmente ritirati dalla Cooperativa, con la perdita di oltre 10.000 ton. sui volumi previsti in base all’andamento delle semine. Il mancato afflusso di prodotto è stato parzialmente recuperato dal prodotto di 250 nuove aziende che tra Ravenna e Ferrara hanno scelto Terremerse per la commercializzazione della loro produzione cerealicola, segno inequivocabile di competitività della Cooperativa nei confronti dei suoi competitors. Oltre alla siccità, si è aggiunta l’emergenza aflatossine sul mais, che ha comportato maggiori costi di analisi e rischi commerciali ingenti, con danni conseguenti anche sul reddito del servizio di essiccazione. Per far fronte a questa emergenza, fin dall’avvio della campagna di raccolta del mais, Terremerse ha deciso di attivare in via precauzionale su tutti i centri di ritiro della Cooperativa il proprio sistema di autocontrollo, confermando la trasparenza del proprio comportamento  nei confronti degli agricoltori consegnatari. Tutta la produzione analizzata è stata divisa fin da subito in lotti con livelli diversi di contaminazione; questo ha premiato la prassi di Terremerse di separare le partite sulla base delle specifiche caratteristiche. Nel complesso, comunque, la Cooperativa ha adottato una politica commerciale che ha accresciuto i volumi in vendita,  utilizzando in pieno le rimanenze del 2011 e sacrificando in parte le rimanenze finali per il 2013. Tutto questo ha consentito di chiudere l’esercizio con un margine contributivo di settore positivo e con liquidazioni ai soci competitive.
Il settore della Lavorazione delle carni ha subito nei primi mesi del 2012 la perdita della lavorazione del macinato di carne bovina, che aveva consentito buoni margini nelle ultime due annate. Poi la siccità ha comportato l’impennata dei costi di alimentazione del bestiame e l’aumento del costo delle materie prime nei mesi dell’estate/autunno. La contestuale difficoltà a scaricare sul mercato di sbocco l’aumento dei costi, ha comportato una flessione nel risultato d’esercizio della filiera. Già dai primi mesi del 2013 è stata messa in atto un’azione di recupero di marginalità e di conquista di nuovi mercati redditivi. Ci si attendono risultati importanti dall’adesione di Terremerse alla rete di promozione dell’export Romagna Coopfood. Anche sul mercato nazionale Terremerse ha messo in atto azioni, con la propria rete di agenti, finalizzate al recupero di spazi di mercato e margini.
Nell’Ortofrutta la siccità ha comportato una contrazione nei volumi consegnati dai soci. Si è realizzato così il risultato in volume più basso degli ultimi anni,  con la conseguente enfatizzazione di costi fissi, che segnano negativamente il risultato d’esercizio della Cooperativa nel comparto. All’inizio del 2012 Terremerse aveva condiviso con i soci la necessità di puntare alla migliore qualità nella produzione in campagna, scegliendo di non sostenere con risorse interne le produzioni non in grado di riscuotere l’apprezzamento del mercato al consumo, ma di concentrare il proprio impegno nella promozione delle componenti della propria offerta più in linea con la domanda di consumo. Ad oggi è in atto la predisposizione di un programma di marketing orientato alla valorizzazione della qualità prodotta in campagna e alla massima freschezza dell’offerta, con il ricorso alle migliori innovazioni nella logistica e la ricerca di nuovi sbocchi commerciali, premianti la qualità e la convenienza prodotta.

I risultati conseguiti fin qui sono stati ottenuti con il contributo determinante della base sociale, del management e dei dipendenti tutti, con quella coesione d’impresa che ha consentito a Terremerse di costruire alleanze e far fronte così anche ai momenti più difficili.
Tutto questo permetterà alla Cooperativa di affrontare le criticità e i rischi commerciali del 2013, apportando le correzioni necessarie a implementare la conquista di nuovi spazi di mercato e l’ottenimento di margini d’esercizio, che consolidino ulteriormente la sostenibilità economico-finanziaria delle nostre attività.

martedì 7 maggio 2013

Protocollo d'intesa fra ISA e ANB – SADA


ISA, la società che vede la partnership di Terremerse con Molino Spadoni S.p.A. e Molino Boschi S.r.l., e ANB - SADA, Associazione Nazionale Bieticoltori, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che porterà, nel giro di 18-24 mesi, alla costituzione di una società attraverso la quale saranno commercializzati i cereali e i semi oleosi ritirati e acquistati dalle due società.
Fra ISA e ANB-SADA è stato costituito ed è già operativo un organismo di coordinamento commerciale che si occupa della programmazione produttiva e della politica commerciale dei cereali e delle proteoleaginose.
«Italiana Stoccaggi Agricoli (ISA) partecipa con grande interesse – dichiara il Presidente Leonardo Spadoni – all’intesa con ANB-SADA, perché ritiene che possa divenire un’opportunità strategica di sviluppo di un’azione innovativa che investa tutta l’organizzazione del settore. Un’azione che, a nostro parere, deve partire dalla fase della coltivazione, per pianificare lo sviluppo della ricerca e divulgazione dei suoi risultati, passando per l ’adozione delle soluzioni tecnologicamente più avanzate per lo stoccaggio, per arrivare alla migliore integrazione possibile col mercato finale di sbocco.»
«Questo progetto – commenta il presidente di Confagricoltura - ANB, Mario Guidi – si inserisce nell’ambito del piano industriale di ANB approvato nel marzo 2011, confermando gli obiettivi che l’associazione si diede allora, ovvero costruire una business unit focalizzata sulla progettazione e realizzazione di filiere cerealicole e oleaginose, nonché sulla commercializzazione di grano, mais e semi oleosi, capace di fornire al mercato servizi innovativi e adeguati all’evoluzione dei mercati agricoli e agroindustriali.»
Terremerse, come Socio di ISA, ha sostenuto fin dall’inizio il progetto condividendone gli obiettivi, in quanto sono gli stessi che da anni la Cooperativa porta avanti attraverso le proprie politiche e strategie di integrazione e sviluppo, al fine di essere più competitivi valorizzando le produzioni dei Soci per contribuire a migliorare la redditività delle imprese agricole.