mercoledì 18 dicembre 2013

Incontro sul noce da frutto a Faenza


Giovedì 19 dicembre a Faenza, Terremerse organizza un incontro per parlare del noce da frutto. Appuntamento alle ore 17 nella sala riunioni dello Stabilimento Ortofrutticolo della Cooperativa, via San Silvestro 38.
Intervengono: il Prof. Bruno Marangoni dell’Università di Bologna, che parlerà dello stato attuale della coltura nel mondo e le tecniche colturali da adottare; Marco Casalini, Presidente di Terremerse, che illustrerà le proposte della Cooperativa per lo sviluppo della coltura del noce da frutto nell’areale emiliano romagnolo.

giovedì 12 dicembre 2013

Incontro sulla meccanizzazione nel frutteto


Lunedì 16 dicembre a Faenza, Terremerse organizza un incontro tecnico sulla meccanizzazione nel frutteto come opportunità per ridurre i costi . Appuntamento alle ore 17 nella sala riunioni dello Stabilimento Ortofrutticolo della Cooperativa, via San Silvestro 38.
Intervengono: Mattia Onofri, Ortofrutta Terremerse, che parlerà di diradamento fiorale e dei risultati ottenuti in quattro anni di sperimentazione, con la novità dell’apparecchio manuale Saflowers; Renzo Ringressi, Stebo Agraria, che illustrerà le esperienze in campo del carro agevolatore alla raccolta Hermes.

mercoledì 11 dicembre 2013

E’ uscito il nuovo numero della rivista Terremerse


E' uscito il numero 6-2013 (dicembre) della Rivista "Terremerse territori e mercati in rete". Come di consueto, sono molti e interessanti gli argomenti trattati. Di seguito il sommario.
La rivista è inoltre consultabile anche online da questo sito (previa registrazione) con la modalità “sfogliabile” oppure da iPad (previa abilitazione da parte della Redazione).

Editoriale
Terremerse: positivo il preconsuntivo 2013

Notizie dalla cooperativa
Terremerse, Valori che Valgono
Terremerse: nel 2014 nuovi vantaggi per i Soci
Terremerse e Pempacorer al Pomodorino d'Oro
Sulle utenze il risparmio è possibile se conosci le regole

Filiere
Emissioni di gas a effetto serra: il ruolo delle attività agricole
L’andamento meteo delle due ultime annate agrarie
Capnode: un problema per l’albicocco nel metapontino
Approvata la politica agricola UE 2014-2020

Agrotecnica
La concimazione per nuovi frutteti e vigneti
Le differenti specie di Veronica

Agricoltura di precisione
Gestione razionale dell’acqua nella micro-irrigazione

Macchine e attrezzature
Manutenzione e riparazione delle macchine agricole
Formazione per Officine Autorizzate
Macchine per l'edilizia a prezzi competitivi

Giardini e orti
Spazi verdi: dal progetto alla realizzazione. Fase 6

Piccoli allevamenti
Una buona lettiera per il benessere dei nostri animali

Appunti digitali
ZAR: recuperiamo le nostre foto cancellate

Cucina
Coniglio in casseruola al vino bianco e peperoni

martedì 3 dicembre 2013

Accordo strategico tra Apofruit e Terremerse


Che le sfide del mercato globale impongano strategie sinergiche d’attacco è ormai chiaro da molto tempo. Ma è altrettanto evidente che la somma tout court di produzioni e fatturati non ha forza  sufficiente  per cogliere l’obiettivo inderogabile di creare valore per l’impresa e per i produttori. Di contro l’esperienza evidenzia sempre più i risultati positivi che emergono dal far leva su un’organizzazione di filiera. Solo con una filiera efficiente e specializzata si mettono in gioco le sinergie in grado di competere sullo scenario internazionale.

L’accordo strategico tra Apofruit e Terremerse affonda le sue radici proprio nel “fare insieme”. Nell’ottica di una intesa che salvaguarda l’identità attuale dei due gruppi, il patto tra Apofruit e Terremerse,  mette “ a valore”  in modo specifico i settori dell’ortofrutta e delle agroforniture. Non una fusione di imprese, dunque, ma una integrazione a rete che permetterà di sviluppare le rispettive competenze, di ridurre i costi, di meglio posizionarsi nel mercato per poter creare valore a favore dei rispettivi soci

Gli obiettivi dell’accordo mettono in fila almeno cinque punti rilevanti: la politica di marca, quale elemento di distintività dei prodotti verso i consumatori e i clienti; la segmentazione dell’offerta per posizionare al meglio il prodotto nel canale commerciale di riferimento; l’innovazione varietale, elemento chiave per offrire al consumatore un prodotto di qualità più elevata; il biologico come scelta strategica;  lo sviluppo dell’export, in particolare verso i nuovi mercati asiatici e i paesi del golfo persico.

«Apofruit, negli ultimi anni – dichiara il Direttore Generale di Apofruit Renzo Piraccini – è cresciuta incorporando altre imprese cooperative, razionalizzando i processi produttivi e commerciali. Ora quella fase è finita. Attualmente ci proponiamo di crescere promuovendo la creazione di una rete di imprese specializzate ed efficienti, ognuna autonoma nella propria gestione, che si riconoscano in un progetto commerciale  e gestionale condiviso. L’accordo con Terremerse va in questa direzione».

Gli fa eco l’Amministratore Delegato di Terremerse Gilberto Minguzzi: «“Territori e mercati in rete” è scritto nel logo della nostra cooperativa: lì dichiariamo la missione che affidiamo alla nostra identità! Solo mettendoci in rete possiamo superare i limiti di ogni singola impresa, per forte che sia, per dare vita ad un nuovo soggetto capace di aprirsi alle dimensioni globali del mercato per coglierne le opportunità. Abbiamo fatto questo in tutti i settori in cui operiamo. L’accordo con Apofruit porterà slancio e innovazione nel comparto dell’ortofrutta».

Per quanto riguarda il settore dell’ortofrutta l’accordo tra le due aziende prevede, nello specifico:

·        adesione di Terremerse a Mediterraneo Group, la società consortile che vede come capofila Apofruit, per la realizzazione di sinergie commerciali sull’export e sui prodotti a marchio;
·        acquisti centralizzati dei materiali di confezionamento e dei servizi connessi (trasporti, ecc..);
·        adozione di un modello comune di gestione dei magazzini, uniformando i sistemi informatici e il controllo dei costi;
·        per i produttori soci, per quanto riguarda il kiwi e i prodotti biologici, le modalità di conferimento e campionatura, i tempi di acconto e le liquidazioni saranno le stesse.
·        per tutte le altre produzioni, compresi i prodotti ad uso industriale, le procedure gestionali verranno gradualmente armonizzate;
·        ogni cooperativa manterrà il rapporto nei confronti dei propri soci, anche se le procedure di conferimento, acconto e pagamento verranno gradualmente armonizzate;
·        accesso per i soci di Terremerse alle novità vegetali, a diffusione regolamentata, che vedono Apofruit come partner distributore.
·        apertura di un centro di ritiro per i soci Apofruit dell’area, nello stabilimento Terremerse di Faenza;
·        armonizzazione dei programmi operativi delle rispettive Organizzazioni di Produttori di riferimento : Apofruit e Pempacorer. Dal 2015 si ipotizza di costituire una AOP tra le due OP di riferimento, aperta all’adesione anche di altre OP del settore che vogliano integrarsi commercialmente.

Per quanto concerne le agroforniture il partner strategico per Apofruit e i propri soci sarà Terremerse. Tra le due cooperative verranno sviluppate una serie di azioni finalizzate a migliorare l’efficienza e la competitività delle aziende agricole dei produttori associati e in particolare :
·        armonizzazione delle linee tecniche di difesa
·        condivisione dell’impiantistica per frutticoltura e orticoltura al servizio delle aziende agricole associate
·        sinergie nell’area vivaistica
·        condivisione del know-how e dell’attività di ricerca e sviluppo
·        pagamento delle agroforniture in conto conferimento.

Gruppo Apofruit
Del Gruppo Apofruit - oltre alla cooperativa Apofruit Italia (che presidia il conferimento e associa 3800 soci produttori che nel 2012 hanno consegnato 193.000 tonnellate di prodotti e che conta 12 stabilimenti sul territorio nazionale, occupa 149 dipendenti fissi e 1.975 dipendenti stagionali) - fanno parte Mediterraneo Group Spa consortile, braccio commerciale per i partner, Canova srl, trading per il biologico, che controlla altre 4 imprese specialiste nel settore del bio, e Almaverde Bio Italia srl consortile, strumento per la politica di marca nel biologico. Ogni impresa ha una propria autonomia operativa e gestionale ma tutte rispondono alle stesse logiche strategiche e all’obbiettivo primario di valorizzare la produzione dei soci.
Il valore della produzione 2012 del Gruppo Apofruit, a livello consolidato è stato di 245 milioni di euro. Al 30 Settembre 2013 i volumi lavorati sono in calo dell’8% e il fatturato registra una  in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il patrimonio netto è pari a 103,9 milioni di euro a conferma di una grande solidità patrimoniale. 

Mediterraneo Group
E’ un network di imprese nato con l’obiettivo di valorizzare le produzioni ortofrutticole dei partner di Apofruit. Si tratta, infatti, di una società consortile che associa imprese altamente specializzate, autonome nella loro gestione, che operano nelle aree produttive Italiane più vocate che, insieme, hanno messo a punto una strategia che punta sulla marca e sull’export. Nel 2012 ha commercializzato 30.100 tonnellate di prodotti ortofrutticoli per un fatturato di 29,5 milioni. Al 30 Settembre 2013 i volumi commercializzati segnano un calo del 1,6% e un fatturato in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2012.

Terremerse
Opera nei settori della distribuzione di agroforniture, della trasformazione carni, dello stoccaggio e commercializzazione di cereali e dell’ortofrutta. Associa 5.271 aziende agricole, sviluppando 157 milioni di euro di fatturato. Con 63 milioni di euro di fatturato il comparto principale è quello delle agroforniture che fanno di Terremerse un distributore nazionale, con attività in gran parte delle regioni d’Italia. Segue l’ortofrutta con 35 milioni di euro, i cereali con 33,5 milioni e le carni con 25,5 milioni.