martedì 27 gennaio 2015

Limoni e clementine per i Soci del Metaponto



Le coltivazioni di drupacee del Metaponto, come di altri territori italiani, sono state pesantemente attaccate negli ultimi anni dal Virus PPV meglio conosciuto come Sharka. Infatti, in una nota dell’Alsia Basilicata di marzo 2014 si parla della Sharka come malattia già epidemica nel Metaponto.
Per dare una prima risposta ai propri soci nella ricerca di coltivazioni alternative, nel 2013 Terremerse ha lanciato un programma di sviluppo della coltura del melograno che porterà nell’arco di tre anni all’impianto di circa 50 Ha in aziende associate alla Cooperativa presenti in Basilicata e Lazio.
Per dare un’ulteriore alternativa ai propri associati, Terremerse, dopo alcuni anni, ha deciso di riprendere l’attività di commercializzazione degli agrumi con un focus particolare sulle clementine e sui limoni. Per quanto riguarda i limoni, da 2 anni la Cooperativa ha iniziato la commercializzazione dei limoni di Rocca Imperiale, lavorando con quantità piccole ma crescenti per saggiare le diverse opportunità di commercializzazione del prodotto, che è di buona qualità e apprezzato dal mercato. A breve valuteremo la possibilità di potere sviluppare le vendite del prodotto anche con il marchio del “Limone IGP di Rocca Imperiale”.
L’altro agrume dell’area meta pontina che può avere delle opportunità di sviluppo, è il clementine. Il clementine del Metaponto ha delle buone caratteristiche qualitative e organolettiche e quindi si pensa di mettere in campo delle azioni commerciali finalizzate a dare una giusta remunerazione ai produttori. Alla grande quantità di clementine comune che va in raccolta, da novembre a inizio gennaio andranno affiancate nuove varietà di clementine precoce e tardivo, per avere un calendario di raccolta e commercializzazione di 4/5 mesi.
Per le arance, al momento non si prevedono particolari interventi poiché il prodotto del Metaponto soffre la concorrenza molto forte delle altre aree produttive italiane (Sicilia e Calabria) e degli altri Paesi del Mediterraneo.
Per incentivare il rinnovamento varietale e la messa a dimora dei nuovi agrumeti di limoni e clementine la
Cooperativa Terremerse a partire dall’autunno 2015 attiverà per i propri soci la rendicontazione nel piano operativo OCM degli investimenti per queste colture.

mercoledì 7 gennaio 2015

Le certificazioni del processo cereali



Con lo scopo di valorizzare le produzioni ricevute, essiccate, stoccate e commercializzate nei propri Centri di stoccaggio e di essiccazione, Terremerse nel tempo ha ottenuto, e successivamente mantenuto dopo attente verifiche effettuate dai più riconosciuti Enti indipendenti, le certificazioni di sistema e di prodotto sotto riportate.
• Certificazione del sistema QUALITÀ secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 per i propri Centri di San Giovanni di Ostellato, Filo di Argenta e Sant’Alberto. Questa è stata la prima Certificazione di sistema ottenuta da Terremerse che applica gli stessi requisiti in tutti i Centri di essiccazione e stoccaggio.
• Certificazioni di prodotto come la Certificazione del commercio e dello stoccaggio di cereali e oleaginose BIOLOGICI, frumento tenero e duro, mais, girasole, sia nella Sede di Bagnacavallo sia nei Centri di San Giovanni di Ostellato, Massa Fiscaglia, Filo di Argenta e Sant’Alberto. Terremerse è in grado di fornire prodotti biologici a un mercato che riconosce una valorizzazione del prezzo rispetto ai prodotti convenzionali.
• Altre Certificazioni di prodotto ottenute e mantenute sono quelle relative alla Rintracciabilità delle produzioni di frumento tenero e duro e orzo e alla Rintracciabilità e adesione al Protocollo Regionale per il controllo delle micotossine del mais.
Dopo il concetto di produrre in Qualità introdotto negli anni 90, una nuova necessità si è recentemente manifestata: quella di produrre in Sostenibilità. Terremerse, una delle realtà più presenti in campo nazionale sulla valorizzazione delle produzioni dei propri Soci, ha accettato e fatta sua l’idea di produrre in modo sostenibile. Su questa linea ha ottenuto nel 2013 la Certificazione europea 2BSvs di sostenibilità ambientale per le produzioni di oleaginose quali colza, girasole e soia per i Centri di San Giovanni di Ostellato, Massa Fiscaglia, Filo di Argenta, Ravenna, Sant’Alberto e Ceresara. Ma il percorso non ha un termine, un punto di arrivo; anzi un punto di arrivo c’è ed è l’aggiornamento continuo delle certificazioni che intendono accrescere il valore delle produzioni.
È in questa linea che l’impegno di Terremerse, volto alla soddisfazione dei propri Clienti, ha portato all’ottenimento di una nuova certificazione. Terremerse ha superato positivamente l’Audit di Certificazione dello Schema olandese GMP+B3 Commercio, stoccaggio & trasferimenti di sorgo per i propri Centri di San Giovanni di Ostellato, Massa Fiscaglia e Ravenna.
Le Certificazioni di sistema e di prodotto non rappresentano un fine, ma un mezzo attraverso il quale Terremerse intende rispondere alle richieste del mercato e delle specifiche dei Clienti.