Terremerse continua a essere una realtà capace di proporre nuove
opportunità di sviluppo per i propri Soci, grazie alla solidità che negli anni
ha dimostrato e grazie alle competenze che quotidianamente mette in atto. «La
capacità di plasmare l’impresa in base alle esigenze dei mercati e delle
aziende agricole, è sicuramente uno dei nostri punti di valore, che si traduce
in un forte rapporto di fiducia con il Socio, come possiamo constatare dal
numero di nuove aziende che negli ultimi anni si sono associate», sottolinea il
Presidente Marco Casalini. Infatti, la crescita del fatturato che sta
caratterizzando Terremerse è dovuta anche all’aumento di Soci e Clienti - sia
nei territori tradizionali sia in nuove regioni, come ad esempio in Sicilia e
Calabria - che si avvalgono dei servizi della Cooperativa su tutto il
territorio nazionale.
Continua Casalini: «Da una parte occorre dunque consolidare quanto di
buono e valido ha realizzato Terremerse negli anni; dall’altra, è fondamentale
e determinante continuare quell’importante percorso di crescita che ha caratterizzato le nostre
filiere, studiando, creando e fornendo nuovi servizi e strumenti
imprenditoriali, che si integreranno a quelli usati fino ad ora, e che siano di
supporto all’impresa agricola e a tutto il territorio sul quale Terremerse
opera».
E proprio nella filiera dell’ortofrutta, che nell’estate vive la sua
stagione più importante, sono stati molteplici i cambiamenti necessari per
affrontare le sfide del mercato globale e la difficile situazione che il
comparto sta attraversando.
I mercati “tradizionali”, infatti, è risaputo che non riescono sempre a
soddisfare gli agricoltori, quindi è importante cercare nuovi spazi
commerciali, anche in Paesi lontani, che si sono dimostrati buoni ricettori dei
prodotti agroalimentari di qualità, come è appunto la nostra ortofrutta.
Altro elemento determinate per il settore è la ricerca volta a
identificare nuove specie e migliorare quelle attuali, per rispondere alle
esigenze di commercializzazione e di consumo che sono mutate e muteranno
ancora. Su questo versante Terremerse è da sempre impegnata attraverso la
partecipazione e la creazione di numerosi progetti (Mas.Pes. per le drupacee,
Progetto Melograno, Progetto Luppolo e altri) e sta testando prodotti come il
susincocco, nuove cultivar come la pera Falstaff, ecc..
Nuovi mercati e ricerca varietale sono anche punti focali del progetto
di integrazione della filiera ortofrutta, partito ufficialmente a inizio
gennaio 2016, fra Terremerse-Pempacorer e la Cooperativa Apofruit. Una
struttura organizzativa inedita, che inevitabilmente ha presentato qualche
problematica per allineare i due modelli aziendali, il cui obiettivo è quello
di creare un vantaggio, non solo economico, per i soci delle due strutture.
Altro aspetto, a nostro avviso molto rilevante per l’ortofrutticoltura
del futuro, è quello legato all’innovazione. Innovazione varietale, come
scritto pocanzi, ma anche della gestione agronomica delle colture, utilizzando
nuove pratiche come il diradamento meccanico o l’impiego di reti antigrandine
avvolgenti, testando nuovi principi attivi, fornendo un supporto decisionale
agli imprenditori agricoli attraverso la nostra Ricerca&Sviluppo e la
nostra Rete Tecnica. Proprio quest’ultimo aspetto sarà anche
al centro di un convegno con tavola rotonda che Terremerse sta
organizzando per il 14 settembre al Macfrut di Rimini: “Agronomica 3.0: la
nuova fase della lotta integrata”.
Agronomica 3.0 è, infatti, il portale progettato da Terremerse per
fornire agli imprenditori agricoli un valido supporto per la gestione delle
tecniche colturali, in particolare gli interventi di difesa, utilizzando così i
fitofarmaci più idonei e solo quando servono, per una prospettiva sempre più
ecosostenibile. Il sistema è particolarmente utile a supporto della
coltivazioni biologiche.