L'esercizio 2013 di Terremerse, volto all’insegna dell’impegno per il
miglioramento dei fondamentali della cooperativa per determinare così le
condizioni per uno scatto in avanti dal punto di vista delle potenzialità e
della qualità dello sviluppo, si chiude con alcuni risultati molto
importanti.
«Il
risultato economico chiuderà con un leggero utile – evidenzia Gilberto Minguzzi, Amministratore
Delegato di Terremerse – ma soprattutto voglio sottolineare lo straordinario
risultato finanziario determinato dalla riduzione del debito a soli 30
milioni di Euro, contro i 42 dell'esercizio precedente, in un anno che ha
visto crescere ancora il nostro fatturato».
«Il debito finanziario citato – precisa l’AD - comprende 13 milioni di
prestito da soci, in aumento di 1.6 milioni di euro rispetto all’esercizio
precedente, quindi ottenendo un duplice risultato: l’aumento della fiducia
accordataci dai soci e la diminuzione del debito finanziario nei confronti
delle banche».
Nel 2013 la Cooperativa ha saputo mettere in atto
alcune azioni strutturali di governo del proprio capitale circolante, adottando
una politica selettiva nell'affidamento dei clienti e nel recupero dei crediti.
Ciò ha portato al contenimento delle potenzialità di espansione quantitativa
del fatturato, ma ha dato ottimi risultati dal punto di vista della riscossione
dei crediti, in un’annata non certo facile da questo punto di vista.
Inoltre, sono state fatte alcune operazioni strutturali
per quanto riguarda la provvista finanziaria. Fra queste va citata la
cartolarizzazione di un volume significativo di crediti che sono stati
liquidati pro-soluto, contribuendo in maniera determinante a fare raggiungere a
Terremerse gli importanti risultati
citati. Risultati che rendono ora possibile materializzare una politica di
ulteriore irrobustimento delle risorse proprie dell'azienda, per sostenere uno
slancio rinnovato nella crescita e nella qualificazione.
Il rafforzamento del capitale proprio della
cooperativa verrà perseguito attraverso il rilancio della capacità di
accumulazione dell’azienda, combinato con la ricerca del concorso sia
d’istituti finanziari del movimento cooperativo, sia di strumenti finanziari di
promozione dello sviluppo di carattere pubblico.
La crisi economica e finanziaria che tuttora
stringe l'economia del paese in una morsa durissima, ha anche come effetto
quello di creare sul mercato, per quelle realtà come Terremerse che hanno
potuto attraversare la crisi irrobustendosi, straordinarie opportunità di
acquisizioni di aziende e di attività in difficoltà, ma dotate di un proprio
avviamento commerciale. È questa una componente del profilo aggressivo che
intendiamo dare alla nostra azione strategica nel corso del triennio che verrà.
Conclude l’Amministratore Delegato Minguzzi: «In
modo particolare i settori di attività su cui punteremo per determinare nuove
opportunità di crescita continueranno a essere quello delle agroforniture,
per il quale si sono determinate ottime opportunità conseguenti all’accordo
commerciale con Apofruit e altre se ne determineranno per le acquisizioni che
continueremo a perseguire. C’è poi il settore della lavorazione delle carni,
sia destinate al mercato nazionale sia estero, valutando anche l'opportunità di
adottare nuove architetture societarie per raggiungere i migliori risultati di
mercato e di reddito per la Cooperativa e per i suoi soci. Nel settore cerealicolo
intendiamo proseguire con la politica di alleanze che abbiamo costituito in
questi anni che ci ha consentito di raggiungere un posizionamento di mercato
invidiabile. Nel settore ortofrutticolo porteremo a segno la conclusione
del progetto di ristrutturazione interno che abbiamo definito nel corso del
2013 e che ci porterà grandi vantaggi competitivi. Contestualmente avvieremo a
concreta realizzazione le nuove opportunità di innovazione e d’integrazione con
i mercati in Italia e all'estero che ci derivano dall'accordo di partnership
commerciale con Apofruit».