Le persone sono il cuore della vitalità cooperativa. La coesione
sociale dei lavoratori e delle imprese associate è riconosciuta come un fattore
decisivo di competitività: su di essa Terremerse
investe promuovendo formazione e aggiornamento continuo, perseguendo la
valorizzazione del lavoro e dell’apporto imprenditoriale di soci e clienti. In
tale ottica, in questi primi mesi dell’anno la Cooperativa ha messo a punto un fitto calendario di incontri tecnici,
una dozzina in due mesi, in diverse località dell’Emilia Romagna e del Centro
Italia.
I
prossimi incontri sono in programma in febbraio a: Faenza, San Giovanni di
Ostellato, Alfonsine, San Vito di Ostellato, Casola Valsenio.
Gli incontri sono volti a condividere le informazioni derivanti
dall’attività della Ricerca&Sviluppo Terremerse per un corretto approccio
agronomico e fitoiatrico alle colture.
Grandi
colture cerealicole e orticole, ortofrutta per il mercato
fresco e per l’industria, vite saranno
al centro di incontri specifici, nel corso dei quali si parlerà, a seconda
della tematica, di: agricoltura
convenzionale e biologica, diserbo, concimazione tradizionale, fogliare e
fertirrigazione, irrigazione e impiantistica, difesa con un’attenzione
particolare a cimice asiatica, peronospora, oidio e flavescenza dorata della
vite.
Trasversale a tutti gli incontri sarà Agronomica 3.0, un portale web allestito da Terremerse, in
collaborazione con Agronica, per elaborare i dati agro-meteo per supportare i
tecnici e gli agricoltori nella gestione delle colture. Con tale strumento la
tutela dell’ambiente evolve verso le più alte economie di risorse irrigue,
nutrizionali e di difesa, migliorando le rese e la qualità. La sua massima
utilità si rivolge alle produzioni integrate ad alta garanzia di sicurezza
alimentare, oltreché a quelle biologiche, in un contesto complessivo di “agricoltura Benefacta”: un progetto,
fra i punti del Piano Triennale 2017-2019 di Terremerse, che mette assieme
competenze umane, tecniche e scientifiche per offrire al consumatore un
prodotto sostenibile (dal punto di vista ambientale, sociale, ma anche
economico per l’azienda), di alta qualità, ottenuto con corrette rotazioni
rispettando la biodiversità e con ridotto utilizzo di mezzi tecnici e di acqua.